martedì 25 novembre 2014

Babylonica

Il salice è un albero che sembra spento,
Triste e solo, a passarci accanto.
Ramingo nei pensieri e nell'eterno pianto,
S' anima solo quando sale il vento.

Piovono lacrime d'un vento remoto
Che soffia le rime di tristi versi
Di canti d'amore, d' amori persi
Ne fugge da tempo con animo vuoto

C'era una brezza ch'errava leggera
Quell'aria d'aprile che scalda la neve
Carezzò le foglie, le carezzò lieve,
Le foglie d'un salice in primavera

Bei ricordi son quelli del vento.
Ricorda di baci, diamanti notturni
Ma men che domani il passato non torni
Al vento i ricordi dan solo tormento

Tormento d'un sogno che porta il suo viso
Venefico balsamo per la mente
S' insinua profonda come fosse niente
Nel cuore scava con un sorriso

Dev'esser fortuna si tratti d'un sogno,
Sebbene tormento del cuore sia,
Ché la brama reca di volar via
E inseguir l'orizzonte divien bisogno.

Nessun commento:

Posta un commento